mercoledì 5 novembre 2008

Trovare lavoro può diventare più semplice?




Si sa che la ricerca di lavoro è un argomento molto sentito nel nostro paese, soprattutto quando si esce da una scuola o da un'università. La difficoltà di comunicazione tra chi offre lavoro e chi invece lo cerca, è molto accentuata e questo peggiora certo la situazione. In realtà internet, come nuovo mezzo globale, ricopre un posto eminentissimo almeno per il primo contatto. Certo il classico colloquio o concorso pubblico possono rappresentare la via migliore per trovare occupazione ma già arrivarci è molto difficile. Lavorointernet.org tenta di facilitare la comunicazione tra gli offerenti e i ricercanti. Tale sito non è altro che un blog sul quale è possibile pubblicare una richiesta o un'offerta di lavoro, inviando un post e avendo quindi da subito, una grande visitabilità. Ai post informativi di richiesta ed offerta è possibile rispondere con altrettanti post o commenti. Lo scopo del sito è quindi quello di essere utile per le persone, riguardo una tematica, il lavoro, che caratterizza la vita di ogni individuo.

lunedì 20 ottobre 2008

Eroidepoli




Eroidepoli è la città archeologica e storica ideale. Ogni quadrato rappresenta un quartiere e per ora sono in tutto 25. All'interno di ogni quartiere può risiedere una struttura, un palazzo o un monumento, significativi ed antichi; essi rappresentano l'indole o il modo d'essere di una persona, la quale tende ad identificarsi con gli stessi monumenti che formano la città. Non vi è mai capitato di guardare un monumento, per esempio il Colosseo, e di rimanerne entusiasmati, al punto di identificarvi con la sua robustezza, grazia e grandezza? Come d'altronde può succedere di identificarvi con un personaggio di un film o di un libro e avere le stesse senzazioni che esso prova mentre pensa o compie un azione memorabile. In sostanza è la stessa cosa, solo che qui, una struttura da voi prediletta compone la città archeologica e storica ideale, che non tiene conto dei limiti geografici ma tende ad essere, racchiudendo monumenti o strutture dell'Italia, della Grecia, d'Egitto, d'India ( ecc.. ), una città universale alla ricerca del bello e dei sogni. Per questo motivo la piramide di Cheope potrebbe trovarsi accanto al santuario di Apollo di Delfi mettendo in atto una certa contaminatio che non ha il difetto di mescolare mondi e culture diverse, bensì il merito di unirli; in fin dei conti Alessandro Magno riuscì ad ottenere il medesimo risultato tra Occidente ed Oriente, globalizzando così il mondo, per primo. Ovviamente Eroidepoli non aspira a tanto, ma punta alla bellezza dell'idea in se.Il punto nevralgico della città è il centro come è evidenziato dal colore della griglia cittadina sopra. Quindi al ( 1 ) centro risulta esserci l'arancio, subito ai suoi lati ( 2 ) i quartieri gialli e a terminare il quadrato di nove quartieri, ( 3 ) i 4 celesti. Attorno a questo quadrato vi sono ( 4 ) i 16 quartieri di colore giallo chiarissimo che completano per ora, l'attuale città.Quando una persona decide di inserire un monumento in Eroidepoli, può aggiungere se vuole
1 Il suo nome2 Il suo profilo3 Il suo link ( sito o blog ) e la sua e-mail

venerdì 17 ottobre 2008

Immagine








sabato 11 ottobre 2008

Cosenza, le origini




Le origini della città risalgono al IV secolo a.C., momento in cui il luogo era divenuto di importanza strategica per i Bruzi. Questi ne fecero la propria capitale, da quello che si evince nel testo 3 - Strabone, Geografia, VI, 1, 4: l'origine del popolo dei Brettii ( F. Lassère, Strabon. Géographie, Tome III (Livres V et VI), Paris 1967), dandole, nel 356 a.C., il nome di "Consentia", a cui aderirono tutte le altre città e villaggi bruzi, oltre ad essere riconosciuta anche dai Lucani, costretti a firmare un trattato di pace detto di "donna Brettia", che in futuro divenne una vera alleanza fra i due popoli.
Consentia, dunque si presentava, durante la massima espansione dei Bretti, come una città fortificata e temuta, sviluppata e prospera al punto di essere definita "metropoli" e capitale di un vasto territorio che si espandeva a nord fino all'entroterra delle attuali Basilicata e Puglia ed a sud, fino all'aspromonte. controllando sia la costa ionica che tirrenica centro settentrionale dell'attuale Calabria e quasi tutte le città della Magna Grecia calabra, che una dopo l'altra caddero sotto i continui attacchi dei Bruzi. Infatti a nulla valsero gli aiuti di Dionisio prima e successivamente di Alessandro I d'Epiro detto il Molosso zio di Alessandro Magno, che morì in battaglia nel 331 a.C., nelle immediate vicinanze di Consentia, a Pandosia. Consentia cade per la prima volta nel 275 a.C., quando la confederazione Bruzia si alleò con Pirro re d'Epiro nella guerra contro Roma, Ma fu risparmiata e addirittura nominata città della Repubblica Romana lasciando intatto il suo ruolo di capitale bruzia.
La voglia di libertà, di autonomia, la fierezza e l'attitudine alla guerra dei bretti porto, però, a numerose rivolte contro Roma, tra cui sino di rilevante importanza quelle del 218 a.C., quando si allearono con Annibale durante la seconda guerre Puniche, e quella dal 73 a.C. al 71 a.C., allorquando i bretti si unirono alla rivolta degli schiavi guidata da Spartaco, che nella zona di Cosenza, raccolse in breve tempo ingenti truppe. A seguito di questi accadimenti Roma tolse a Consentia lo stato di città della repubblica romana, sciolse la lega dei Bruzi, levandole dunque lo stato di capitale, e ne espropriò le terre, facendola diventare semplicemente colonia romana.
Della città di epoca ellenistica restano pochi resti a causa della continuità di vita del suo centro storico: blocchi parallelepipedi di arenaria locale pertinenti alla Rocca Brettia sono visibili in vari punti della città, resti di un vasto edificio monumentale con soglia d'ingresso a piazzetta A. Toscano, resti di case al di sotto dell'ex Seminario Arcivescovile e del Palazzo Sersale. Al di sopra della capitale dei Brettii fu edificata la colonia romana.

Da wikipedia

Alarico e il suo tesoro




La leggenda è famosa. Alarico re dei goti saccheggiatore di Roma imperiale nel 410, portò via dall'ormai ex capitale dell'impero, un tesoro inestimabile, di cui faceva parte il frutto del saccheggio di Tito, alloggiato nel tempio di Salomone. Dopo Roma Alarico continua la sua discesa trionfale verso sud e nei pressi di Cosenza morì si dice per peste. Il suo esercito allora, deviò il flusso del fiume Crati e del fiume Busento ( che erano in confluenza ) e scavata una fossa vi seppellirono il grande re, il suo cavallo e il suo inestimabile tesoro. Se tutto ciò fosse vero, Cosenza diverrebbe luogo di crocevia mondiale, alleviando le pene che sono comuni a tutto il mezzogiorno. In realtà le fonti antiche ci parlano poco di questo episodio ma la curiosità rinacque dopo la pubblicazione di una poesia del grande August Graf von Platen, che eloggiò Cosenza facendo riferimento all 'episodio di Alarico.

Si riporta ora il testo originale della poesia in una trasposizione in prosa ma senza la traduzione poichè la ritengo una cosa più corretta:

Das Grab im BusentoNächtlich am Busento lispeln, bei Cosenza , dumpfe Lieder;aus den Wassern schallt es Antwort und in Wirbeln klingt es wieder!Und den Fluss hinauf, hinunter ziehn die Schatten tapfrer Goten,die den Alarich beweinen, ihres Volkes besten Toten. Allzufrüh und fern der Heimat mussten sie ihn hier begraben,während noch die Jugendlocken seine Schultern blond umgaben. Und am Ufer des Busento reihten sie sich um die Wette,um die Strömung abzuleiten, gruben sie ein frisches Bette. In der wogenleeren Höhlung wühlten sie empor die Erde,senkten tief hinein den Leichnam, mit der Rüstung, auf dem Pferde. Deckten dann mit Erde wieder ihn und seine stolze Habe,dass die hohen Stromgewächse wüchsen aus dem Heldengrabe. Abgelenkt zum zweiten Male, ward der Fluss herbeigezogen: mächtig in sein alts Bette schäumten die Busentowogen. Und es sang ein Chor von Männern: "Schlaf in Deinen Heldenehren!Keines Römers schnöde Habsucht soll Dir je Dein Grab versehren!" Sangen's und die Lobgesänge tönten fort im Gotenheere;wälze sie, Busentowelle, wälze sie von Meer zu Meere.